venerdì 21 maggio 2021

Recensione - Raffaele Piazza - Rita Iacomino – Il segreto di L.M.

 Rita Iacomino – Il segreto di L.M.

Poemetto

puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag.45 - € 10,00



Il volume presenta una prefazione di Ivan Fedeli e una postfazione di Carmelo Consoli entrambe acute, sensibili e ben strutturate.

Da notare che tutti i componimenti sono centrati sulla pagina, elemento che ne accentua il ritmo e la musicalità e che tutte le poesie sono numerate e senza titolo fatto che ne accresce la compattezza nell’insieme.

Ogni composizione diviene la tessera musiva di un mosaico di parole più vasto e si crea una dialettica tra le parti e il tutto.

Da notare l’estrema chiarezza dei versi che fluiscono luminosi di strofa in strofa in uno sgorgare delle immagini le une dalle altre in un fluire che si potrebbe definire liberty.

Una vena assertiva ed epigrammatica connota non sempre le strofe producendo risultati intensi e sembra stabilmente serpeggiare il tema del tempo detto con urgenza attraverso le stagioni come la primavera o le ricorrenze come il Natale.

Anche un intenso naturalismo emerge spesso nei componimenti che rasentano talvolta la linearità dell’incanto.

Ed è ricorrente la presenza di un tu al quale l’io-poetante si rivolge tu che potrebbe essere l’amato presumibilmente: ti vedo meglio al buio/ e sfioro i tuoi contorni/ con gesti delicati e il poeta rivolgendosi a questa entità in un passaggio afferma che è un tempo di dolore con spilli conficcati nelle spalle quello senza di lui, quando anche la corporeità entra in scena.

E c’è un passaggio in cui le emozioni si fanno personificate e di deve salire su un nuovo treno per poterle raggiungere.

La cifra distintiva della poetica della Iacomino espressa in questo libro è quella di una vena neolirica tout-court nell’effondersi dell’io-poetante sulle pagine quando i versi decollano con urgenza per poi planare nelle chiuse.

Da notare che armoniche immagini in bianco e nero illustrano l’opera armonizzandosi con la sua incontrovertibile dolcezza.

La raccolta spesso nelle immagini rasenta l’idillio secondo una vena che potrebbe essere definita neoromantica.

Un senso di rêverie appare palese nel dipanarsi dei versi e colpisce la capacità della poetessa del meravigliarsi nei vari settori della vita specialmente nell’amore e nell’eros nonché dinanzi alla bellezza della natura.

Anche il senso della quotidianità emerge nel versificare di Rita come quando è detta una torta che profuma nel forno o l’atto di guardare la televisione in un’aurea che si fa intimismo domestico anche nella descrizione del risveglio quando in attesa del lavoro l’io – poetante si delizia tra lenzuola stropicciate e letto sfatto nel provare una vera gioia fisica.

Sembra d’intravedere anche il tema dell’epica del quotidiano in questi versi che sono rari nel nostro panorama per la loro essenzialità e chiarezza e anche per l’ottimismo che da essi trasuda che si fa canto per la vita.


Raffaele Piazza

martedì 18 maggio 2021

Alessia felice - Raffaele Piazza

 Alessia felice


Mi è venuto il ciclo

non sono incinta

e nell’azzurrità naufrago

a farmene una veste

per piacergli e fare

l’amore sottesa alla

bellezza di grandiose

nuvole. Nella pace

dell’interrogazione

in sintonia con

l’insegnante ho avuto

8 in storia che è anche

quella dei baci

e degli amplessi

dei viaggi all’estero

nel conoscere gli alberghi.

Raffaele Piazza

lunedì 17 maggio 2021

Il pertugio - Enrico Zembone

 Nulla è pertugio come
un infinito in fila nelle vetrine festive
delle pagine. Basta un fallo di stampa,
una grinza sulla carta, una piega 
minimale sulle lettere
e i reticoli si ammassano in ritagli.

Basta che un passante 
fulminato da poche risorse memorie 
cominci per la moltitudine
il viaggio iniziato a luci spente,
che i lineamenti perdono l'accento:
l'opera è lontana
e sarà ricordata in vie ristrette

Enrico Zembone


Recensione - Sapore infinito - Rita Iacomino

 Rita Iacomino – Sapore infinito

Libeccio Edizioni – Livorno – 2021 – pag. 109 - € 14,00



 Rita Iacomino nasce a S. Vito Chietino nel 1950, nel 1966 si trasferisce a Limbiate (MB) dove vive e lavora come impiegata. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e sue opere sono inserite in più antologie e raccolte. È ideatrice e presidente del Premio Letterario Internazionale “Energia per la vita”, promosso dal Lions Club Rho ed è ideatrice e presidente del Concorso Letterario Internazionale “La girandola delle parole” promosso da Pro Loco Limbiate. È inoltre giurata in vari Premi Letterari Internazionali.

 Sapore infinito presenta una nota dell’autrice nella quale la Iacomino, con un’autodichiarazione di poetica, così scrive: è sapore infinito quell’incanto dell’infanzia che resta dentro, in un angolo dell’anima ad accarezzare il bambino che dorme in ciascuno di noi. Quel sapore infinito di favole, di cose belle, desiderate, sognate, sfiorate…

 Con le suddette parole Rita sembra rifarsi alla poetica del fanciullino di pascoliana memoria e nelle stesse parole della poetessa si manifesta implicitamente il riferimento al senso dell’empatia fortissima con la realtà che solo i poeti e i bambini conoscono, quella capacità spontanea del fondersi con il mondo esterno e assaporare magicamente e felicemente l’attimo che va oltre lo spazio e il tempo lineare e dal quale come da una ferita sgorgano gli stessi versi.

 Poesia che salva la vita, quindi, con lo scatto e scarto memoriale.

 La raccolta presenta una prefazione di Rodolfo Vettorello densa e ricca di acribia.

 Da notare che tutti i componimenti a livello strutturale sono centrati sulla pagina, elemento che attraverso il ritmo sincopato ne accentua la suadente musicalità che bene s’intona all’idea di favola della quale si diceva.  

 Un poiein che trepidamente si apre all’ottimismo nel credere dell’autrice nell’amore e nei sentimenti e la solarità pare illuminare queste composizioni controllate e calibrate.

 Canzoniere e poemetto amoroso si può definire il volume per la sua unitarietà stilistica e formale e contenutistica e pare che l’amore che si realizza attraverso le parole che l’io-poetante lancia al tu sia felice perché ricambiato.

 Dal dolce stil novo a Pablo Neruda da Dante a Montale lo stesso amore per una persona è uno dei leit motiv della produzione poetica di ogni tempo e anche Leopardi e Cesare Pavese hanno scritto poesie d’amore.

 Nell’iniziale poesia eponima l’amore, che è anche amore per l’amore stesso, si fa anche sensoriale e sensuale quando al tu, del quale sono detti pochi riferimenti, la poetessa dice che il suo profumo è rimasto incollato sula sua sciarpa blu mentre la donna è ancora accarezzata dal suo respiro.

 Tutte le composizioni sono strutturate in strofe e il procedere della versificazione in ogni componimento non è in lunga ed ininterrotta sequenza ma procede per frasi staccate.

 Tutto pare essere improntato ad un’educazione sentimentale nel suo farsi esercizio di conoscenza.


 Raffaele Piazza

domenica 16 maggio 2021

Alessia e il libro di poesia - Raffaele Piazza

Scrive con vaga grafia, Alessia,

nellaria disadorna senza fiato,

inchiostro rosapesca come lestate

o linoltrata primavera.

Scatta il volo di un gabbiano

e trasale Alessia azzurrovestita 

nellaria vegetale della consecutiva

attesa. Sulla scrivania I fiori del male,

sua lezione per la vita e la

scrittura accade dalle mani affilate

come un attimo disadorno

come un bagliore Alessia

alla trentesima poesia 

del suo libro per la vita,

pioggia a cadere esteriore 

sulle cose senza tempo in segno

di vittoria. A destra il mare

a sinistra una nube bluastra

gioca a farsi ragazza o cavallo.

Epifanie del nulla, a poco a poco

tutto si ricompone, ecco lo squillo

del telefono, la voce di Giovanni.


È il 1984 attesa sgretolata ecco

il primo appuntamento

ci sono il parco, la panchina e le labbra

da baciare.


Raffaele Piazza

Recensione - Ostriche a mezzogiorno - Rita Iacomino

 Rita Iacomino – Ostriche a mezzogiorno

Ibiskos Risolo Servizi Editoriale -2019 – pag. 65 - € 10,00



Rita Iacomino nasce a S. Vito Chietino nel 1950, nel 1966 si trasferisce a Limbiate (MB) dove vive e lavora come impiegata. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e sue opere sono inserite in più antologie e raccolte. È ideatrice e presidente del Premio Letterario Internazionale “Energia per la vita”, promosso dal Lions Club Rho ed è ideatrice e presidente del Concorso Letterario Internazionale “La girandola delle parole” promosso da Pro Loco Limbiate. È inoltre giurata in vari Premi Letterari Internazionali.

La raccolta di Rita Iacomino che prendiamo in considerazione in questa sede e che è giunta alla quarta edizione, cosa rarissima per un libro di poesia nel panorama contemporaneo, presenta una prefazione di Alessandro Quasimodo centrata e ricca di acribia.

Elemento fondante della poetica della Iacomino che serpeggia anche nelle altre raccolte è quello dell’ottimismo che si coniuga alla forte convinzione del potere salvifico della poesia e che trova l’esemplificazione nella dedica ai lettori che precede i versi: …a chi vorrà e saprà riconoscersi/ fra le parole dei miei piccoli versi…all’amore e alle emozioni/ che ne derivano.

Tuttavia esiste anche il rovescio della medaglia rispetto alle affermazioni suddette: infatti come scrive il prefatore la poetessa con le sue liriche costruisce un percorso accidentato fatto di picchi e di abissi, di momenti di calma apparente e di esordi improvvisi (falsamente) rappresentativi di una improbabile svolta.

E qui nel mare magnum dell’anima dell’autrice che trapela si ritrova la riscoperta dei versi di Goethe essere tutto gioia e patimenti/ solo è felice l’anima che ama e che è ricambiata nell’amore, potremmo aggiungere.

E qui la parola amore riguarda i vari settori della vita e si riferisce innanzitutto a quello per la persona amata e poi per l’umanità e la natura divenendo amore cosmico che diviene antidoto a qualsiasi forma di dolore come si affermava e quindi si può accedere dalla serenità ad attimi di felicità anche se questa, e ciò è un fatto saliente, può e deve fare paura con la sua carica ansiogena.

Tuttavia, sempre per citare lo storico poeta tedesco, è possibile raggiungere equilibrio e armonia per una vita evangelicamente costruita sulla roccia e il riferimento religioso comunque non sarebbe condiviso dallo stesso Goethe che non era credente. 

Il volumetto non è scandito e per la sua unitarietà formale, stilistica e contenutistica può essere considerato un poemetto.

L’amore comunque fa soffrire come quando Rita scrive rivolgendosi all’amato che sembrava facile dirgli che è finita, non incontrarlo più, non pensarlo più, come leggiamo nella poesia eponima che apre la raccolta.

Invece, in Il portachiavi, pur ritrovando tutto il pathos che dà l’eros, l’amore della coppia, potremmo dire quello duale o magari della solitudine a due, trionfa veramente nei versi nei quali la poeta esprime con parole trepide e accorate che è stato facile fare breccia nel cuore con due rose rosse e augura all’amato buon compleanno e vive l’attimo magico delle mani che faticano a staccarsi tra loro con il sapore di miele sulle labbra.

E in La rosa rossa la struggente speranza di amore ricambiato per l’amato s’invera quando sono dette con urgenza queste parole salutari: fa che non si spenga questo sogno,/ lo stelo diventi prato verde/ la rosa un raggio d’amore/ rinnovato, quando l’Ars Amandi di ovidiana memoria si realizza in modo struggente nella coppia amorosa.



Raffaele Piazza

sabato 15 maggio 2021

Gronda il tuono - Enrico Zembone

 Gronda il tuono
In ticchettii ed ore,
e passa su carrelli
di vite senza bandiere,
su pieghe di tempo
diviso in segmenti essiccati,
su crocchi che si lasciano
e andare oltre il limite
di immagini e cose.

Su anime appena affiorate
dove la mia 
pagina scorre
In germi illevigati.



Enrico Zembone




Recensione - Raffaele Piazza - Rita Iacomino – Il segreto di L.M.

 Rita Iacomino – Il segreto di L.M. Poemetto puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag.45 - € 10,00 Il volume presenta una prefazi...