lunedì 17 maggio 2021

Il pertugio - Enrico Zembone

 Nulla è pertugio come
un infinito in fila nelle vetrine festive
delle pagine. Basta un fallo di stampa,
una grinza sulla carta, una piega 
minimale sulle lettere
e i reticoli si ammassano in ritagli.

Basta che un passante 
fulminato da poche risorse memorie 
cominci per la moltitudine
il viaggio iniziato a luci spente,
che i lineamenti perdono l'accento:
l'opera è lontana
e sarà ricordata in vie ristrette

Enrico Zembone


1 commento:

  1. Il pertugio è una stretta apertura naturale o artificiale. Fulminante l'incipit quando il poeta dice con urgenza che nulla è pertugio come un infinito in fila nelle vetrine festive con un'espressione che rasenta l'alogico. Icasticità e leggerezza nelle due strofe visionarie. Il testo ha una struttura anarchica con immagini come schegge irrelate tra loro. La bellezza dei versi crea fascino e magia in una luminosità abbagliante e crea nel lettore una forte carica emozionale.

    RispondiElimina

Recensione - Raffaele Piazza - Rita Iacomino – Il segreto di L.M.

 Rita Iacomino – Il segreto di L.M. Poemetto puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag.45 - € 10,00 Il volume presenta una prefazi...